Umberto eco il secondo diario minimo pdf




















Si lasciano morire i bambini del Terzo mondo ma si invitano i bambini del Primo a rispettare non solo libellule e coniglietti, ma anche balene, coccodrilli, serpenti.

Non si dice che hanno diritto alla sopravvivenza anche se, secondo i loro costumi, sono selvaggi e carnivori, ma li si rende rispettabili rendendoli amabili, buffi, bonaccioni, benevoli, saggi e prudenti. Semplicemente occorre amare - e se proprio non possiamo, almeno rispettare - questi e altri animali per quel che sono. Le leggende di un tempo esageravano con il lupo cattivo, le leggende di oggi esagerano con i lupi buoni. Pertanto sospetto che i poveri bambini di Central Park siano morti non per difetto ma per eccesso di educazione.

Sono vittime della nostra coscienza infelice. Per fargli dimenticare quanto gli uomini siano cattivi gli hanno spiegato troppo che gli orsi sono buoni. Invece di dirgli lealmente che cosa sono gli uomini e che cosa sono gli orsi. Un particolare cenno di gratitudine per la MicroPro e per il suo programma Wordstar Per esempio noi incominciamo a parlare e usiamo ovviamente delle parole, ma non abbiamo bisogno di dircelo. Ecco qui Rosina. Ma ciascun attore viene presentato al pubblico, prima col suo nome e cognome vero, poi col nome del personaggio che deve interpretare.

Ma io ero abituato che da noi due comici fanno la loro scenetta, poi uno incomincia a intonare una canzone, quindi entrambi si eclissano e irrompono sul palcoscenico graziose fanciulle che si impegnano in un balletto, tanto per dare un poco di sollievo allo spettatore, poi il balletto finisce e gli attori ricominciano.

Quando iniziarono gli spettacoli televisivi, i Bonga attiravano in sala dei parenti degli organizzatori, e attraverso un segnale luminoso ignoto ai telespettatori dicevano loro quando dovevano applaudire. Alcuni seguirono anzi dei corsi appositi. Ma ben presto gli spettatori in sala incominciarono ad applaudire senza che il presentatore li esortasse. Per sentirsi ancorati alla vita, i Bonga ora applaudono sempre, anche fuori della televisione.

Un giorno ero in una casa. Non posso dire che i Bonga siano inferiori a noi. Anzi, uno di essi mi disse che intendono conquistare il mondo. Che questo progetto non fosse del tutto platonico me ne sono accorto al ritorno in patria.

Altri, la telecamera che li stava riprendendo. Tutti applaudivano. Sconvolto uscii e andai in un ristorante celebre per la sua nouvelle cuisine. Esso viene servito nelle carceri, nei riformatori, nei vagoni letto e negli alberghi di lusso. Per evitare questo incidente chiedete un Continental Breakfast, e vi apprestate a godere dei piaceri di una colazione servita a letto.

La sbobba da Grand Hotel e da vagone letto arriva in una cuccuma dal becco molto svasato - come quello di un pellicano deforme - e da un coperchio estremamente mobile, studiato in modo che - attratto da un incontenibile horror vacui - scivoli automaticamente verso il basso quando la cuccuma venga inclinata.

Sulle origini e motivazioni della cuccuma maledetta esistono due scuole di pensiero. Le cuccume maledette non si trovano in commercio. Sono prodotte esclusivamente per le catene di grandi alberghi e per i vagoni letto. La scuola di Friburgo suggerisce di chiedere al cameriere che la colazione venga posta sul tavolinetto e non sul letto. Ho fatto un calcolo. In un anno non bisestile ci sono ore.

Non calcolando la ricerca, siamo a ore complessive. Non calcolando i manoscritti letti e scartati, dedicando dieci minuti a pagina valutazione, revisione, bozze siamo a 50 ore. Poi ci sono gli scritti originali. Anche considerando che non scriva un libro, tra saggi, interventi a convegni, relazioni, abbozzi per le lezioni eccetera, si arriva facilmente a trecento pagine.

Ho calcolato che nel , accettando solo il dieci per cento delle proposte, e limitandomi a convegni strettamente disciplinari, presentazione di lavori condotti da me e dai miei collaboratori, presenze imprescindibili cerimonie accademiche, riunioni convocate dai competenti ministeri , ho totalizzato ore di presenza effettiva non calcolo i tempi morti.

Un viaggio a New York vale 12 ore. Come si vede non ho calcolato il tempo di lettura del materiale stampato libri, articoli, fumetti. E il fumo? A sessanta sigarette al giorno, mezzo minuto tra cercare il pacchetto, accendere e spegnere, sono 1 o 2 ore. Non ci sono. Nel momento in cui si sale su un taxi nasce il problema di una corretta interazione con il tassista. Questo induce i radical chic a dire che i tassisti sono tutti fascisti.

Odierebbe anche una sfilata di balilla. Chiede solo un governo forte che metta al muro tutti gli automobilisti privati e fissi un ragionevole coprifuoco tra le sei di mattina e la mezzanotte. Il tassista italiano si divide in tre categorie. Allora il tassista inizia a parlare una lingua mai udita e si offende moltissimo se voi non capite. Dovete subito dire in inglese che parlate solo il dialetto del vostro paese. Ma in generale i tassisti newyorkesi o hanno un nome ebreo o un nome non ebreo.

Quelli con il nome ebreo sono sionisti reazionari, quelli con il nome non ebreo sono reazionari antisemiti. Non fanno asserzioni, chiedono un pronunciamento. Difficile il comportamento con quelli di cui si legge un nome vagamente mediorientale, o russo, e non si capisce se sono ebrei o no.

Invece il tassista parigino non conosce nessuna strada. A New York non potete chiamare i taxi per telefono, a meno che non apparteniate a un club.

A Parigi potete. Solo che poi non vengono. Ma per conoscere il numero del telefono dovreste fermare un taxi che passa per strada, e loro, come ho detto, non si fidano. Lettera di smentita. La ringrazio e la saluto distintamente, suo Preciso Smentuccia. Era appunto questo curioso costume che volevo denunciare nel mio articolo.

Rilevo che in tutta la sua lettera il signor Smentuccia evita di dirci chi in definitiva avvia vibrato quelle pugnalate. Lo stesso posso assicurare circa la minacciosa espressione nei confronti di Giulio Cesare. Una volta al mattino, ricevendo la posta, si aprivano le buste chiuse e si buttavano via quelle aperte.

Ora le organizzazioni che inviavano buste aperte, le inviano chiuse e magari espresso. Uno si affanna ad aprire il plico e vi trova un invito assolutamente irrilevante.

Mi hanno insegnato da piccolo che se ti propongono qualcosa gratis, devi telefonare ai carabinieri. Ora chiunque abbia da dire qualcosa che non interessa, manda un telegramma. I telegrammi sono di tre tipi. Quale impegno? Ormai apro solo gli overnight che ho espressamente sollecitato per telefono. Sogno piccioni viaggiatori. Spesso telegrammi e overnight annunciano premi. Quindi il premiato come minimo deve essere Rubbia. Ma se Rubbia andasse a ricevere tutti i premi che gli impongono, addio ricerca.

Giovanni chi? Ho condotto gli studi superiori ospite del Collegio Universitario di Torino, dove avevo vinto una borsa di studio. Conservo di quegli anni grati ricordi e una profonda ripugnanza verso il tonno. Io arrivavo sempre dopo. Escludendo i mesi estivi e le domeniche, ho consumato in quei quattro anni pasti a base di tonno.

Per il teatro Carignano avevamo trovato una splendida soluzione. Eravamo una classe pagante. Si dava tuttavia il caso che il Collegio chiudesse inesorabilmente a mezzanotte.

Questo significava che a mezzanotte meno dieci bisognava lasciare il teatro e scarpinare veloci verso la meta. Non so chi sia la signora Ponza, se Ruggero Ruggeri-Socrate abbia bevuto la cicuta, se Otello abbia preso a schiaffi Jago prima di partire per un secondo viaggio di nozze, se il malato immaginario sia guarito, se tutti abbiano bevuto con Giannettaccio, come sia finita Mila di Codro. Durante i suoi anni studenteschi collaborava a non so quale teatro universitario cittadino, e stava alla porta a staccare i biglietti.

A causa dei molti ritardatari, ha sempre potuto entrare in sala solo dopo il secondo atto. Vedeva Lear aggirarsi cieco e sciamannato con il cadavere di Cordelia sulle braccia e non sapeva chi poteva aver condotto entrambi a quella miserrima condizione. Insomma, ci siamo confidati a vicenda. E abbiamo scoperto che ci attende una splendida vecchiaia.

Come ha detto? Preso da una frustrazione profonda, sono andato a comperarmi un Casio nuovo da Dimenticavo: una lancetta speciale mi segnalerebbe la riserva di carica. Se possedessi questa meraviglia sarei disinteressato a sapere che sono le dieci e dieci.

Spierei piuttosto la levata e il tramonto del sole e potrei farlo anche in una camera oscura , mi informerei sulla temperatura, farei oroscopi, sognerei di giorno sul quadrante azzurro le stelle che potrei vedere di notte, ma la notte la passerei a meditare quanto ci separa dalla Pasqua. Poi ho messo i pezzi in due valigie in pelle di ornitorinco, ho indossato un completo grigio e ho preso un vagone letto per Parigi.

Vi lascio immaginare. In pochi minuti verranno rubate e saranno cavoli del ladro. Rientrato in Italia mi sentivo nervoso e ho deciso di concedermi una vacanza a Locarno.

Per un inspiegabile senso di colpa, nel timore impalpabile che qualcuno mi riconoscesse, ho deciso di viaggiare in seconda classe, in jeans e maglietta con il coccodrillo. Per finire hanno scoperto che avevo celato nello sfintere 50 franchi svizzeri di incerta provenienza, per i quali non ero in grado di esibire documento di regolare acquisto presso un istituto di credito. Un dietologo mi ha consigliato di saltare alcuni pasti onde ricuperare il peso forma, mentre il mio psichiatra ha iniziato una pratica per ottenermi una detenzione a domicilio, per conclamata anoressia.

Nel frattempo ho scritto alcune lettere anonime ai giudici delle Corti del circondario insinuando che si scrivessero reciprocamente lettere. Se tutto va come dovrebbe, tra una settimana sono a casa. Per chi non lo sapesse ancora, ci mettete dentro una lettera, fate il numero del vostro corrispondente, e in pochi secondi colui la riceve. E non solo una lettera, ma anche disegni, piante, fotografie, pagine di calcoli complicati che non si possono dettare per telefono.

Se la lettera va da Milano a Saronno, lo stesso, in termini di teleselezione. In un paese come il nostro, dove le poste per definizione non funzionano, il telefax risolve tutti i problemi. Diciamo da un milione e mezzo a due milioni. Quando la usano anche i poveri, va in tilt. Per questo costava moltissimo. Ormai si fa prima a spedire per posta.

Infatti il telefax incoraggia le comunicazioni. Se prima stavate a Molfetta e avevate un figlio a Sydney, gli scrivevate una volta al mese e gli telefonavate una volta alla settimana. Ora col telefax potete mandargli istantaneamente la prima foto della cuginetta appena nata.

Come resistere alla tentazione? Tutti costoro, non appena apprendono che avete un telefax, e purtroppo esistono degli annuari, faranno a gara per inviarvi, a costi sostenibili, messaggi non richiesti. Come risultato voi vi avvicinate al mattino al vostro telefax e lo trovate sommerso di messaggi che si sono accumulati durante la notte. Se quella persona deve raggiungervi, deve farlo per via postale.

Infine, il fax introduce un elemento nuovo nella dinamica della scocciatura. Sino a oggi lo scocciatore, se voleva scocciarvi, pagava lui la telefonata, il francobollo, il taxi per venire a suonare il vostro campanello. Come reagire? Se posso darvi un consiglio, tenete il telefax sconnesso. Se qualcuno deve mandarvi qualcosa vi deve telefonare e chiedervi di connetterlo.

Ma questo potrebbe intasare le linee telefoniche. Meglio sarebbe se chi deve mandarvi un fax vi scrivesse.

Qualche mese fa mi trovavo a passeggiare per New York quando ho visto da lontano un tizio che conoscevo benissimo, e che stava venendo verso di me. Una faccia fuori posto crea confusione. Fingere di non vederlo? Era Anthony Quinn. In un millesimo di secondo ho fatto in tempo a frenare, e gli sono passato accanto con lo sguardo perduto nel vuoto.

Non dico Pippo Baudo o Maurizio Costanzo, ma anche persone che avevano dovuto partecipare professionalmente a qualche dibattito, abbastanza per diventare riconoscibili. Lamentano tutte la stessa sgradevole esperienza. Sarebbero comportamenti ineducati e, oltre un certo limite, aggressivi. E continuano la loro conversazione amabilmente, mentre il Tale li sente, incuranti del fatto che li senta, come se lui non esistesse.

Sino a che, come volevano alcuni filosofi, penseremo di essere soli al mondo, e che tutto il resto sia il film che Dio o un genio maligno ci proietta davanti agli occhi. Non so se vi sia mai accaduto di vedere un film pornografico. Non intendo film che contengano elementi di erotismo, sia pure oltraggioso per molti, come per esempio Ultimo tango a Parigi.

Molte volte i magistrati debbono decidere se un film sia puramente pornografico o se abbia valore artistico. Inoltre ritengo che adulti consenzienti abbiano il diritto di consumare materiale pornografico, almeno in mancanza di meglio. Ma senza questo viaggio il film non avrebbe senso. Ma il film vuole appunto dirci che nulla accade. I film pornografici sono pieni di gente che sale in macchina e guida per chilometri e chilometri, di coppie che perdono un tempo incredibile per registrarsi negli alberghi, di signori che passano minuti e minuti in ascensore prima di salire in camera, di ragazze che sorbiscono liquori diversi e si gingillano con magliette e merletti prima di confessarsi a vicenda che preferiscono Saffo a Don Giovanni.

Le ragioni sono ovvie. Un film in cui Gilberto violentasse sempre Gilberta, davanti, di dietro e di fianco, non sarebbe sostenibile. Ma si tratta di una illusione. Quindi i tempi morti sono essenziali. Ripeto dunque.

Entrate in una sala cinematografica. La nonna non aveva consigli da dare: in teoria le cialde erano state toccate solo dalla macchinetta, in pratica il gelataio le aveva prese in mano per consegnarle, ma era impossibile identificare la zona infetta.

Due gelati da due soldi in luogo di uno da quattro non erano economicamente uno sperpero, ma lo erano certo simbolicamente. Mangiavano due gelati solo i bambini viziati, quelli che le fiabe giustamente punivano, come Pinocchio quando disprezzava la buccia e il torsolo.

Ma la morale di quei tempi ci voleva tutti spartani, e quella odierna ci vuole tutti sibariti. Pronto, parlo con Mario Rossi? Chi parla, prego? Pronto, sono Mario Bianchi, parlo con Mario Rossi? Sono io, dica. Allora le devo ancora diecimila lire? Si, diecimila. Come ha detto dottore, AIDS? Eh si, mi spiace. Come ha fatto a indovinare? Carla, la valigetta! Ma allora non porti le mutandine! Te ne sei accorto, finalmente! Lei vuole dieci miliardi per il riscatto? Se capisco bene, hai firmato un assegno a vuoto per dieci miliardi e hai dato il mio nome in garanzia?

Ammiro la tua perspicacia. Vede quel puntino nel cielo? Lei sta dicendo che sono un mascalzone! Ha colto nel segno. Insomma, mi direte, lei ci sta consigliando di non dire mai esatto. Pur di poter scrivere, qualsiasi scrittura altrui fa brodo. Ciascun scrittore ambisce a essere ricordato da saggi, tesi di laurea, riedizioni con note critiche, ma sono lavori che richiedono tempo e nespole.

Di rado gli scrittori scrivono lettere private diverse da quelle dei comuni mortali, a meno che non lo facciano per finta come il Foscolo. Come evitare questi incidenti?

Difficile trovare i fondi, e per violare il mandato ci vuole molta faccia tosta. Io non ho nulla contro il calcio. Io non odio il calcio. Io odio gli appassionati di calcio. Ma non vorrei essere frainteso. Ah, ho capito, lei non Ma lo sa che per avere un Coolsma fatto a mano bisogna attendere tre anni?

Me lo ha detto anche Gazzelloni. Sa che ho scoperto una sonata di Loeillet che Ce la fa? Usa la diteggiatura barocca. Guardi, quelli di Saint Martin in the Fields Ma lo stesso avviene con il tifoso. Questo sciovinismo ecumenico mi strappa bramiti di ammirazione. Io, piccolo snob avvelenato dalla Seconda inattuale di Nietzsche, avrei avuto ritegno a dirlo, anche se lo penso. Li ha letti tutti? Ma alla domanda sui libri occorre rispondere, mentre la mascella si irrigidisce e rivoli di sudore di ghiaccio colano lungo la colonna vertebrale.

Ma la trovo impietosa e ansiogena. Occorre vedere a quale delle seguenti cinque categorie appartengono. Prima vengono i portatori di handicap, anche non visibile, costretti a essere costantemente in contatto col medico o col pronto soccorso. Sia lode alla tecnologia che ha messo a loro disposizione tale benefico strumento. Terzi, gli adulteri. Basta che il numero lo conoscano solo lei e lui o lui e lui, lei e lei: mi sfuggono altre combinazioni possibili. Tutte e tre le categorie elencate hanno diritto al nostro rispetto: per le prime due siamo disposti a essere disturbati al ristorante o durante una cerimonia funebre, e gli adulteri di solito sono molto discreti.

Seguono altre due categorie che invece sono a rischio loro, oltre che nostro. Ma non con il raffreddore. Sceso a terra, mi sembrava di giacere nella fossa delle Filippine, vedevo la gente che apriva la bocca ma non udivo suono alcuno. Il medico mi ha poi spiegato a segni che avevo i timpani infiammati, mi ha riempito di antibiotici e mi ha severamente proibito di volare per venti giorni. La linea tra New York e Washington, dove viaggiano giornalisti e senatori, almeno in prima offre il comfort di una business class con un vassoio caldo a livello mensa universitaria.

Ma altre linee hanno vagoni sporchi, con i cuscini di falso cuoio sventrati, e il bar offre cibi che fanno rimpiangere e mi direte che esagero la segatura riciclata che ci viene imposta dal Pendolino.

Noi vediamo film a colori dove efferati delitti vengono compiuti su lussuosi vagoni letto, con donne bianche e bellissime fornite di champagne da camerieri neri appena usciti da Via col vento. Alla Pennsylvania Station gironzolano anche i non partenti, che lanciano sguardi distratti ai bagagli altrui.

Per il resto, freaks catatonici, tramps che dormivano rantolando con la bocca spalancata, zombies comatosi. Alla fine, ho chiesto se potevo andare da qualche parte a fumare.

Un momento di silenzio e di sorrisi imbarazzati, poi qualcuno ha chiuso le porte, una signora ha tratto dalla borsetta un pacchetto di sigarette, altri hanno saccheggiato il mio. Sguardi complici, risolini soffocati come nel buio di un teatro di striptease.

Sono stati dieci minuti di deliziosa, fremente trasgressione. Ero Lucifero, venivo dal mondo delle tenebre e li illuminavo con la fiaccola del peccato. Ci sono mestieri richiestissimi e che rendono molto, salvo che occorre prepararsi bene. Per esempio, il mestiere di collocatore urbano dei cartelli che segnalano le autostrade. Ma per far bene il lavoro occorre sapere di urbanistica, psicologia, teoria dei giochi.

Nel caso che il coperchio non si apra al primo tentativo si consiglia di provare una seconda volta. Tra un bicchiere di sale inglese e uno di vecchio cognac, quale scegliereste?

Preferite essere cosparsi di ferocissime formiche rosse o trascorrere una notte con Ornella Muti? Se avete risposto sempre due, siete un bricconcello. A: Intenso. Quante volte ti sei scottato? A: Tutte le volte che mi sono esposto al sole. A: Ancora rossa. In tali casi vi siete provocato fratture multiple? Gli scrittori usano i puntini di sospensione solo alla fine della frase per indicare che il discorso potrebbe continuare e su questo argomento ci sarebbe ancora da dire, ma I non-scrittori usano i puntini per farsi perdonare una figura retorica che giudicano troppo azzardata: Era infuriato come Invece il non-scrittore scriverebbe: Bagnar Lo scrittore scrive per gli scrittori, il non-scrittore scrive per il vicino di pianerottolo o per il direttore delle poste locali, e teme spesso erroneamente che essi non comprenderebbero o che comunque non perdonerebbero la sua arditezza.

Quanto siano sciagurati i puntini ce lo dice questa maldestra serie di variazioni che raccontano che cosa sarebbe accaduto alla nostra letteratura se gli scrittori fossero stati timidi. E pazienza per la brutta figura che quei Grandi avrebbero fatto. Facciamo un esempio. Allora non si aggira? E dove sta? Ma non finisce qui. Avrebbero voluto dire che stavano esagerando, che lo spettro cara grazia se circolava per Treviri, e gli altri potevano stare ancora tranquilli?

Angelo Fabbri, Teoria delle anastrofi cfr. Alfabeta, cit. Il cavallo di Troia, cit. Massimo Piattelli-Palmarini, Quando la filastrocca parla la genetica cfr. Renato Giovannoli, Grammatica abortiva cfr. Omar Calabrese, Catamorfosi cfr.

Marco Santambrogio, teoria dei designatori flosci non realizzato. Giulio Giorello, logica della coperta scientifica non realizzato. Giorgio Sandri, Ars Oblivionalis non realizzato. In quanto scrittori, essi proponevano alcuni elementi di Kalopedia.

Per questo pubblico anche due voci congiuntamente firmate e pensate con Angelo Fabbri, che in tal modo voglio ricordare. In tal caso la questione sarebbe priva di ogni interesse teorico. Che si tratti di mappa e non di atlante a fogli parziali: nulla vieta in teoria che in un ragionevole lasso di tempo si realizzi una serie di proiezioni parziali su fogli separati da usarsi singolarmente per riferirsi a porzioni parziali del territorio.

Occorre dunque che I o la mappa non sia trasparente o che II non giaccia sul territorio o infine che III sia orientabile in modo che i punti della mappa giacciano su punti del territorio che non sono quelli rappresentati. La correzione continua della mappa, teoricamente possibile in caso di mappa sospesa cfr. Gli abitanti pertanto trarrebbero inferenze circa un territorio ignoto da una mappa infedele.

La soluzione sarebbe dunque possibile solo in caso di mappa impoverita che non rappresenta i sudditi. Non diverso sarebbe il caso se la mappa fosse di materiale trasparente e permeabile. Infine si trascura il caso di una mappa sospesa ripiegabile e dispiegabile secondo un diverso orientamento. Mappa trasparente, permeabile, stesa e orientabile Questa mappa tracciata su materiale trasparente e permeabile come per esempio garza viene stesa sulla superficie e deve poter essere orientabile.

Tuttavia, dopo averla tracciata e stesa, o i sudditi sono rimasti su! Si deve dunque supporre che i sudditi abbiano prodotto e steso la mappa rimanendone al di sopra. Occorre dunque che la mappa sia ripiegabile e poi dispiegabile secondo una orientazione diversa, in modo che ogni punto x della mappa che rappresenta un punto y del territorio possa essere consultato quando il punto x della mappa giaccia su un qualsiasi punto z del territorio dove z y.

Ripiegamento e dispiegamento consentono infine che per lunghi periodi di tempo la mappa non sia consultata e non ricopra il territorio, permettendone quindi la coltivazione e il riassetto in modo che la sua configurazione effettiva sia sempre uguale a quella rappresentata dalla mappa. A queste condizioni la mappa potrebbe essere dispiegata ogni qual volta si intenda renderla fedele. Ogni suddito potrebbe al contempo ottenere informazioni dalla mappa su un punto del territorio diverso da quello su cui risiede, comprendente un suddito diverso da se stesso.

Di questa caratteristica la mappa non rende ragione. Ma il processo sarebbe infinito argomento del terzo uomo. Chiamiamo questa mappa Mappa Normale. Un insieme di insiemi normali deve essere concepito come un insieme non normale, in cui dunque la mappa delle mappe fosse parte del territorio mappato, quod est impossible.

Di qui i seguenti due corollari: 1. Ogni mappa uno a uno riproduce il territorio sempre infedelmente. Dock da schrie die Mutter so. Ambaraba Zi Zi Koko! There were three old Owls of Cochoers screwing a girl onto a big Chest of Drawers. Sul mito della civetta. Fissata dunque una datazione approssimativa della sestina, non rimane che descriverne la struttura strofica e metrica.

Vedi una bella traduzione di questo saggio su Il piccolo Ansa, veline psicanalitiche, s. La STCD aveva rappresentato il quinario come:.

Et pourtant Si ritiene che - obnubilato dalla persuasione che le civette fossero a Como - Kripke abbia limitato le sue ricerche sulla cerimonia battesimale ai registri parrocchiali di Como. Si noti che, dato che assumendo che in un altro mondo possibile w2 il predicato P possa essere assunto come:. Questo, e non altro, chiede a noi la Poesia. In termini mitologici essa sarebbe Dio:. Il Maestro era notoriamente inflessibile e severo taluni dicono:.

Da questo evento citato in letteratura come la Svolta ovvero la Bracamutandaskehre non poteva che nascere, per interno capovolgimento dialettico, la scuola eterologica, il cui fondatore fu il professor Janein Schwarzenweiss, nato a Bergthal nel , autore delle due summule eterologiche note come Je est un autre e Il futuro anteriore. La scuola eterologica accusava i tautologisti di aver ispirato solo opere di scarso rilievo artistico quali Tora Tora, New York New York, No no Nanette e Que sera sera.

Il seguente esperimento si propone di falsificare non la nota proposizione per cui tutto scorre a guisa di un fiume ma piuttosto quella, apparentemente complementare, per cui non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume. Diverso sarebbe se il paradosso di Zenone valesse anche per il fiume.

Fermo il fiume, fermo il salmone. Immaginiamo ora un soggetto che intenda immergersi in un fiume e bagnarsi continuamente nella stessa acqua. In tal caso si bagnerebbe sempre in acque diverse. In tal modo basterebbe sostituire a ciascuno degli ottocento numeri della mappa un nuovo numero, e poi verificare che non ci sono numeri adiacenti uguali.

Gli studenti possono conseguire la Laurea in Irrilevanza comparata dando esami in materie assolutamente sconnesse e senza rapporto reciproco. Per tetrapiloctomia si intende ovviamente la scienza che consente di spaccare un capello in quattro. A esempio, Per chi suona la campana di Hemingway costa pochissimo: viaggio in Spagna da clandestino su carro merci, vitto e alloggio fornito dai repubblicani, e la ragazza in sacco a pelo, neppure le spese della camera a ore.

Per non dire della Morte a Venezia, se appena appena si pensa a, prezzo di una camera con bagno a un hotel del Lido, e a quei tempi un signore come Aschenbach, per ragioni di decoro, solo di mance e gondole, spendeva un capitale. Successive ricerche in periodo cacopedico hanno poi fatto sorgere altre inquietanti domande. Cerchiamo di mettere a paragone i romanzi malesi di Conrad con i romanzi malesi di Salgari. Assai diversa la situazione di Salgari.

Il paragone Conrad-Salgari ne suggerisce un altro, tra la battaglia di Waterloo nella Certosa di Parma e quella nei Miserabili. E infine, un ultimo paragone. Tutto il contrario accade invece, non solo con molti altri romanzi storici, falsi come il Trovatore, ma con tutto Sade e con il romanzo gotico.

A questa fastosa schiera di romanzi tutti artificiali appartiene naturalmente anche il Gargantua e Pantagruel di Rabelais.

E, a essere rigorosi, anche la Divina Commedia. Occorre anche saperlo, e sapere che il lettore lo sa, e quindi ironizzarvi su. E invece i soldi tornano a casa solo se ci si comporta con la nonchalance del gran signore, come facevano appunto i maestri del gothic. Per questo essi ci affascinano e, come suggerisce Leslie Fiedler, costituiscono il modello per una letteratura postmoderna capace persino di divertire.

Ad applicare con metodo una buona e disincantata logica economicistica alle opere creative, si potrebbero persino reperire le ragioni per cui talora il lettore, invitato a visitare castelli fittizi, dai destini artificiosamente incrociati, riconosce il gioco della letteratura, e vi prende gusto. Naturalmente, se si vuol fare bella figura, non bisogna badare a spese.

Quinque argumenta tamen ab ordine semiologico procedunt, secundum quem omne ens consideratur in quantum signum, et omne signum significat per differentiam ab alio signo, aliquo codice subiacente regulam paradigmaticam et syntagmaticam praescribente. Certum est enim aliqua significare per oppositionem.

Omne autem quod opponitur ab opposito ostenditur. Nihil enim oppositum est nisi secundum quod differt in potentia ab illo cui opponitur; opponitur autem aliquid secundum quod differt actu. Opponere enim nihil aliud est quam discriminare: de unitate autem non potest aliquid reduci in differentiam nisi per aliquam differentiam in actu, sicut calidum in actu, ut ignis, facit lignum, quod est calidum in potentia, esse actu calidum, et per hoc movet et alterat ipsum.

Non autem est possibile ut idem sit simul in actu et potentia secundum idem, sed solum secundum diversa: quod enim est calidum in actu non potest simul esse calidum in potentia, sed est simul frigidum in potentia.

Impossibile est ergo quod, secundum idem et eodem modo, aliquid sit discriminans et discriminatum, vel quod discriminet seipsum. Omne ergo quod discriminatur oportet ab alio discriminari. Si ergo id a quo discriminatur discriminetur, oportet et ipsum ab alio discriminari: et illud ab alio. Hic autem non est procedere in infinitum: quia sic non esset aliquod primum discrimen; et per consequens nec aliquod aliud discriminans, quia discrimina secunda non discriminantur nisi per hoc quod sunt discriminata a primo discrimine, sicut baculus non movetur nisi per hoc quod est motus a manu.

Ergo necesse est devenire ad aliquod primum discrimen, quod a nullo discriminatur, et hoc omnes intelligunt Deum. Invenitur enim in signis praesentibus esse ordinem differentiarum discriminantium; nec tamen invenitur, nec est possibile, quod aliqua oppositio sit differentia discriminans sui ipsius, quia sic esset prius seipso: quod est impossibile. In omnibus oppositionibus significantibus, medium est causa oppositorum; remota autem causa, removetur effectus: ergo si non fuerit differentia media, non erint opposita.

Ergo est necesse ponere aliquam differentiam discriminantem primam: quam omnes Deum nominant. Impossibile est autem quae sunt talia, semper adstare; quia quod non adstat nisi per oppositionem, quandoque - absentia discriminante absente - non est.

Si igitur omnia sunt possibilia non adstare, aliquando nihil adsumptum. Sed si hoc est verum, etiam nunc nihil adstat: quia quod non adstat non incipit esse nisi per aliquam absentiam adstantiam generantem. Si igitur nulla fuit absentia prima, impossibile fuit quod aliquid inciperet adstare, et sic modo nihil esset; quod patet esse falsum. Non ergo omnia signa sunt per se significantia et adstantia: sed oportet aliqua esset absentia discrimen generans.

Omne autem absentia vel habet causa suae significationis in alia oppositione adstantium, vel non habet. Non est autem possibile quod procedatur in infinitum in absentibus. Ergo necesse est ponere aliquid quod sit per se absens, non habens causam suae significationis aliunde sed quod est causa significationis aliis: quod omnes dicunt Deum.

Invenitur enim in signis aliquid magis et minus commune et generale. Sed magis et minus dicuntur de diversis codicibus secundum quod appropinquant diversimode ad aliquid quod generalissimum et communissimum est. Est igitur aliqua regula quae est generalissima et communissima, omnes codices sicut primus codex regulans et ad unitatem reducens.

Quam omnes dicimus Deum. Quia omnis codex convertitur in alium per codicem subiacentem, et ille in alium per alium. Sed conversio non potest procedere in infinitum. Ergo necesse est codex qui sit matrix omnis conversionis possibilis, et regula prima omnis commutationis, quasi reductio reductissima omnia sibi restituens. Et hoc dicimus esse Deum. Marianne Abbagnano, che dirigeva le edizioni Taylor, aveva voluto pubblicarle, ed erano apparse sotto lo pseudonimo joyciano di Dedalus in un piccolo volumetto rilegato in tela rossa nel , in edizione limitata in esemplari numerati da 1 a e 50 esemplari fuori commercio numerati da I a L.

Eccolo qua. Chi fa un pediluvio nel mezzo al torrente ha sempre un profluvio di acqua corrente! Insomma, col vento, con gli atomi e il fuoco, gridavan per cento, costoro, a dir poco.

E i Greci seccati da tutti quei vezzi, infine adirati li fecero a pezzi. Ma destini volubili ha la storia, Stagirita Aristotele, profondo tu sentivi agitarsi nel cervello le basi di un sillogizzar novello. Il filosofo ammira, in lei si bea, sfiora il problema della mediazione ma non risolve Nella diaforesi estrema del Sofista si perde in un reticolo la pista.

Fu allora che, lo so, cogliesti il destro di criticare il verbo del Maestro. In un sentor di viole e crinolina, tu pensasti a Platone in papalina. Questa cosa non mi pare Cento talleri non ho anche se vi sto a pensare Altri scolastici Dice Raimondo, che gran cuccagna questa mia scienza che chiamo Ars Magna!

E schiamazzando fa un poco il bullo il catalano Raimondo Lullo Per genere e specie conoscer le cose bisogna, mi pare! Bacone assai rise di questo pensare e con compiacenza si mise a spiegare del retto cercare secondo esperienza. Da questa pensata di chiara evidenza ha poi sviluppata la varia sua scienza, spazzando dal suolo le idee vaghe o stinte, scegliendole solo se chiare e distinte.

E assai disperando sui fatti del mondo, pensieri adunando con tono profondo, porgeva in effetti, col suo pessimismo, ragione ai sospetti di un bel giansenismo. Dapprima vide gli uomini strisciare al suolo ratti uniti dal divino terrore che li associa bestioni immani carichi di stupore e ferocia.

Un tallero vi fo pagare, entrino e tocchino senza paura questo volume chiaro e esemplare dove si critica la Ragion Pura! Queste o signori le figlie mie: dodici belle ed apriorissime quadripartite categorie che alla materia sollecitissime porgono lucida esplicazione grazie agli scherni trascendentali che fanno opera di mediazione con uno sule che non ha uguali.

Posta da parte la conoscenza di quelle cose che tocco e vedo, or domandatevi se vi sia scienza del Dio nel quale peraltro credo. Guardo le stelle alte nel cielo, sento la legge dentro il mio cuore, scende sugli occhi di pianto un velo, commosso avverto dolcezza e amore.

Chi le autorizza simili chiose? Stretta la foglia, larga la via, questa dialettica compie i suoi passi ed inguaiando la borghesia ti forgia un mondo privo di classi! O tu, forma Economica meschina! Dico cosa assai palese se vi indico il danese come il primo magistrale pensatore esistenziale. Per il ver sotto quei panni si celava un Don Giovanni seduttore ambiguo e vario che tenea persino un diario e a rimetterci, meschina!

O quel Kafka che al castello non riceve mai ostello e riman sempre perplesso alle soglie del processo e al lettore sempre scappa di sapere chi sia Kappa Sono queste le persone schiave della situazione, situazione senza uscita che ha per limite la vita. Quanto a Sartre, romanziere, commediante, femminiere, ha un destino molto duro e va a sbatter contro un muro.

Cose vaghe non presumo. La filosofia fasulla sempre pon tra i piedi il nulla. Se non vuoi farti del fiele parla sol di pere e mele; se analizzi le tue frasi meglio assai ti andranno i casi.

Siamo onesti, che daffare quel figliol si diede al mare, e raggiunse infine il clou col conoscere Saint-Loup. Finalmente appaga il voto ed accede, pio e devoto, nel santuario assai charmant ove officiano i Guermantes.

Condizion che mi si addice: sono triste eppur felice. Queste cose in modo uman racconta Thomas Mann. E con perfida ironia della dodecafonia risalir fa le ragioni alle scarse precauzioni profilattiche che - insano!

Proprio bene non si sa. Come Omero e lo diceva : era cieco, eppur vedeva. In quei momenti, pochi, incantati, cavoli marci, voci orecchiate, eventi minimi, toni sfumati, ecco ti colgono come frecciate. Oh liliata rutilantium turba veniat jubilantium! Prima corre al fermo posta e, un sapone comperando, tra monologhi fa sosta per un bagno, smemorando. Mezzogiorno: alla vecchia gazzetta tutti parlan parole di vento.

Stephen entra, Bloom esce di fretta, e intristisce sul proprio scontento. Una immagine appare che affascina Poldo e lo turba: e lungo la riva del mare dei razzi al chiaror si masturba. Non parlano a caso di gioie e di doglie Il vispo Tiresia avea nel boschetto di Tebe sorpreso Edipo soletto.

Son cieco? Sii cieco! Ferdinando il sistema suo dispone: e come su scacchiera ove ogni pezzo non per la sua presenza si propone.

Ahi, quale dura e asperrima la via disegnasti, o Saussure, ai tuoi seguaci di quella strutturale sincronia. Di eterna pentecoste tremar consci Priscilla, Marcione e Maximilla, identici ora a Te.

Godi bellezza, salute e censo? Perdi una gamba, soffri al costato? Devi decidere? Bruciamo incenso! Irresponsabile, ti affidi al Senso. Cosa vuol dire questo via vai? Cosa succede? Giochi la pelle, vai sotto terra, ma gli alti ometti dan senso alla Terra. Che cosa immensa! Tento un senso, mi butto. E un senso tento di dare anche a te, visto che sei condizione di me.

Sta a noi stabilire e come e quando si debba morire. Mais le vent du Nord nous emporte et Hjelmslev fait son chantage Il richiamo agli Alberi dal Bosco ricorda un celebre esempio hjelmsleviano sui significati dei termini Arbre, Bois Foret in quanto comparati coi loro pretesi sinonimi in altre lingue.

La la la la la la Infatti - tu a noi riveli che marciano soltanto paralleli. Il dibattito sovietico sulla lingua. Marr, la lingua no, la lingua io non so legare al gioco alterno delle classi! Ma se ci penso, avea ragione Marr, per i fonemi nulla da obiettar, ma le parole possono mutar se cambia il mondo che vuoi denotar Canto di esilio degli pseudoconcetti esiliati a Chiasso dallo storicismo idealista borbonico sul motivo di Addio Lugano bella Addio Peano bello, addio logica mia!

Via la sociologia e Michels vade retro! Al bando messo sia puranco il buon Pareto Sraffa fuggiasco in treno parla con Wittgenstein. Dopo la gita a Chiasso trionferanno ancor! Anche per questa sezione il corpus a disposizione era amplissimo e mi sono limitato a una scelta per esemplificare giochi diversi.

Qualcuno dice che anche i monovocalici sono lipogrammi che eliminano non una ma quattro vocali, ma da questo punto di vista i lipogrammi sarebbero testi tetravocalici, e allora di solito noi parleremmo per testi pentavocalici.

Ma non danno gran soddisfazione. A proposito delle undici danze montaliane, ci tengo a far rilevare che non solo a ogni variazione si cambia danza, ma si cambia anche il tipo di automa che appare dai corridoi del treno. Montale tale e quale Addio, fischi nel buio, cenni, tosse e sportelli abbassati. Forse gli automi hanno ragione. Come appaiono dai corridoi, murati!

Senza A Congedi, fischi, cenni tosse e sportelli rinchiusi. Forse son nel giusto i robot. Come si vedono nei corridoi, reclusi! Senza E Addii sibili al buio, colpi rari di cristalli abbassati. Ora, magari, i Macintosh non sbagliano.

Mi appaiono dai corridoi, murati! Forse non erra quel computer. Come allude da quello schermo, muto! Muti, gli ingranaggi san bene. Tu li vedi su quei sedili, tetri. Senza U Addii, fischi di notte, cenni, tosse e sportelli abbassati.

Forse i replicanti han vinto. Come appaiono dai corridoi, clonati! Batta la grata. Avvampa prava la lastra catafratta, scaltra apparsa dalla cava, castrata. Solo E Sente? Le stesse scene nelle spesse eterne sere spente. Solo I Stridii di fischi , gridi intirizziti, finir di tintinnii.

Solo O Son sconvolto, commosso, non fo motto, tosso. Or oso. Solo U Tu-tuuu! Un rhum? Bum, brum, tum, pum. Scrittori Ariosto. Avvampando, Angelica, accetta ammaliata amplesso avvenente adolescente arabo. Affedidio Amante ansiogeno avvoltolasi annaspando. Ariosamente Astolfo alto avventurasi aliando: alambiccando aiuta amico assatanato, acquetandolo.

Africa, Arles, Agramante, Atlante Accadono ancora avvenimenti avvincenti, alterne avventure, armi, amori Alfine, altro arabo,.

Pensando di vivere in un universo dove gli automi hanno ragione, avverte il brivido della Very High Frequency, ed evoca la tastiera di un computer americano, Qwerty e non Qzerty come la vecchia macchina da scrivere italiana.

Bravi bambini bisesso ballano bevono blaterano bellamente beffandosi bubboni. Buffalmacco birbante burla bonaccione baluginandogli benefico berillo. Bene, bis! Bacalare baccaglia Bis, bis! Beati borghesi Contes come Candide. Canzono cantando, con celere critica. Dopotutto desideravo dicessermelo. Ecco, espongo esperienze editoriali. Evito esibirmi, elenco esimi editors, elegantemente eludo espressioni encomiastiche, essenziale evoco.

Forti fosse funeree forti fini figurano, facendo fiammeggiar felici financo funebri faci. Gentili gentildonne, godemo e gingillamose: gondola! Invitato imeneo, inaspettatamente incartapecorisce infelice innamorata. Incinto ispidi istrici, infuocato, invoco Jesus, insulto ipocriti.

Lodo la limpida luna, levandole lamento. Litorale lontano, lirica lusinga Mondella, mite, modesta, mira maritare meccanico meschino, ma miserabile moscardino macchina misfatti. Malgrado maneggi menzognera monaca, magnanimo Monsignore mandala Milano, mentre minaccia maligno male microbico.

Moretto minchione mescolasi marasma, millanta: manette. Morte, monatti. Ma Maria Misericordiosa miracola: malvagio muore maleodorante, Mondella merita matrimonio. Molti maschietti. Meno male. Morale: mai mischiarsi manifestazioni, mai menare martelli.

Nonno, narro. Ordii orgia omniforme. Ottativamente opinai onorasseromi. Perlucide, pulite, piacevoli polle Quis, quaero, qualis, quare, quomodo, quando?

Reverente, reinvengo, ricupero, riesumo, reinvento raffinati regesti rivelanti rappresentazioni religiose, riservate reliquie retoriche. Sandokan saccheggia Sumatra, soggioga sultani singalesi, salva sacerdotesse schiave sgominando Suyodana. Suo sarcastico sodale, suggendo senza sosta sigarette, sposa sinuosa Surama.

Salpano sfarzosi sampan su Sonda salmastra, saltano santabarbare, spara Sambigliong serramenta sciolta su sciabecchi straziati. Stragi, scudi, scimitarre! Sono senza sirene. Sogni, speranze, sfioriscono sul Sangone. Terribile tormento! Tramandar torride tenzoni Terrasanta? Tartaree trombe, Tancredi temente trucidar tenera Turca? Troppo torbido. Tollereranno timide tonacate? Tentenno, tribolo triste. Umido universo, uggiolo. Udisti un uomo. Volete verismo? Other Editions Gangadhar's articles in the Il secondo diario minimoBompiani.

Seguito del primo Diario minimo, ecco in questa nuova raccolta alcuni testi ormai celebri, altri ancora ignoti e In this book Umberto Eco argues that translation is not about comparing two languages, but about the Il secondo diario minimo.

Florida This is a translation of Il Secondo Diario Minimo. Jul 28, — Now included in Il secondo diario minimo see PDF In this paper I would like to try to shed light on the passage Umberto Eco made from his philosophic-semiotic work to the Eco, Diario minimo, Milan, Bompiani, Now in Il secondo diario minimo, Milan, Bompiani,.

This is a list of works published by Umberto Eco. Il secondo diario minimo



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